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Fondi per soggetti svantaggiati

Per il nostro presente. Per il loro futuro
Prendersi cura del proprio figlio con disabilità, poter accedere a tutti i servizi possibili per migliorare la sua qualità di vita. E ridurre il peso dei costi di queste attività sul bilancio familiare, grazie a un importante vantaggio fiscale.
Grazie a Fondazione Italia per il dono, il primo intermediario filantropico italiano, questo, e molto altro, è possibile.

I suoi fondi filantropici permettono di gestire il presente della persona svantaggiata/con disabilità quando i genitori sono ancora in vita (il durante noi) e di garantire la sua qualità della vita quando non ci saranno più (il dopo di noi): si tratta di un’innovazione tutta italiana che la Fondazione rende realtà grazie ai Fondi per Persone con Disabilità.

I benefici del “Durante noi”

Con questo fondo, è possibile:

 

Risparmiare sui costi, trasformando spese non deducibili o deducibili solo parzialmente in donazioni deducibili, generando un rimborso fiscale che può andare dal 30 sino ad oltre il 46% della spesa sostenuta;

Sfruttare questo vantaggio fiscale per accumulare capitali con cui far fronte a spese future o a imprevisti;

Raccogliere donazioni da parenti e amici, o dar vita a delle vere e proprie campagne di raccolta fondi, offrendo ai donatori i benefici fiscali previsti per le donazioni agli enti filantropici, garantendo loro che le risorse verranno destinate ad esclusivo vantaggio della persona indicata, sgravando i promotori da ogni onere burocratico e amministrativo collegato alla gestione delle donazioni e mettendo loro a disposizione una piattaforma evoluta per la raccolta delle donazioni.

I benefici del “Dopo di noi”

Con questo fondo, è possibile:

Stipulare tramite la Fondazione una polizza assicurativa che possa partire con la scomparsa dei genitori o di un’altra figura di riferimento, trasformando i premi in donazioni deducibili dal reddito, godendo così di un importante vantaggio fiscale;

Nominare una persona di fiducia con il compito di indicare come utilizzare le risorse disponibili, sapendo che qualora questo compito non sia o non possa essere svolto in modo adeguato, sarà la Fondazione a farsi carico del corretto utilizzo delle somme disponibili;

Identificare una soluzione efficace e flessibile che permette di utilizzare diversi istituti giuridici, per trasferire il patrimonio della famiglia alla persona con disabilità. Qualora dovessero essere utilizzate le opportunità offerte dalla legge sul “dopo di noi” per i disabili gravi, alla scomparsa della persona con disabilità, la somma può ritornare alla famiglia, piuttosto che essere destinata a finalità d’utilità sociale, eventualmente in suo nome e ricordo;

Erogare le risorse accumulate alla persona disabile. Il capitale che la Fondazione gestisce ad esclusivo beneficio della persona con disabilità non entra nel suo ISEE e può essere investito senza dover sottostare alle indicazioni del giudice tutelare;

Essere certi che le risorse vengano gestite ad esclusivo vantaggio della persona con disabilità grazie alla Fondazione che si fa garante, offrendo le massime garanzie circa l’utilizzo del fondo, forte della sua competenza specifica su queste tematiche.

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Testimonianze

Le storie

La scalata di Vittoria
Gratuità inaspettata

La “scalata” di Asia e suo marito contro la Paralisi Cerebrale della piccola Vittoria inizia con una raccolta fondi per poter coprire le spese delle cure all’estero. Lanciata su Facebook in modo molto informale, è un successo. Quando però alcune aziende e singoli iniziano a chiedere di potere donare somme più sostanziose, Asia si rende conto che l’informalità non basta più. Non ha però risorse economiche, tempo né competenze per aprire un’associazione o una fondazione, e tantomeno per seguirne gli aspetti burocratici legati alle donazioni.

“Quando un’amica ci ha fatto conoscere la Fondazione Italia per il Dono e i fondi filantropici, è stato immediatamente chiaro che quella era la risposta a ciò che cercavamo: la possibilità di ricevere donazioni di qualunque entità, di offrire la possibilità di rendicontare le stesse anche grazie ad un Bilancio, di dare la credibilità e la garanzia di trasparenza che tanti cercavano. E, in fondo, di non dovercene occupare noi”, racconta Asia: mentre la Fondazione segue la parte burocratica, loro possono occuparsi delle cose da fare. Per continuare la scalata di Vittoria.

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